Guida alla conoscenza delle nubi
L’atmosfera
Cominciamo parlando di atmosfera ovvero quell’involucro di gas che riveste la nostra terra. Nell’immagine di sinistra vediamo che la zona che ci interessa è solo una piccola parte di essa, ovvero la troposfera che ha altezza variabile da 9.000 metri (ai poli) a 18.000 metri (all’equatore) e varia oltre che a seconda della latitudine anche in base alle stagioni, diciamo che alla nostra latitudine mediamente è sui 12.000 metri, cosa molto importante da non dimenticare che in troposfera con l’aumentare dell’altezza dal suolo (s.l.m.) la temperatura diminuisce.

Iniziamo con chiederci “che cosa è una nube”? e la risposta vale per ogni tipo di nube. Una nube non è altro che uno spazio nel cielo dove si concentrano microscopiche particelle di acqua o cristalli di ghiaccio. Le nuvole si formano quando l’umidità presente nell’aria si condensa e forma le microscopiche goccioline che formano la nuvola. Uno dei serbatoi più importanti di umidità sono i mari e sopratutto gli oceani, i quali riscaldati dal sole rilasciano vapore acqueo che salendo in alto si raffredda e si condensa. Una buona fonte di “energia” sono anche i terreni impregnati di pioggia o comunque una elevata percentuale di umidità al suolo. Quando le goccioline si scontrano tra loro a causa del vento si ingrandiscono e quando la forza di gravità ha la meglio sulla forza dei venti in quota la gocciolina (che adesso magari è diventato un gocciolone) cade ed ecco la pioggia.
Cirri

I Cirri sono nuvole formate da microscopici cristalli di ghiaccio, si sviluppano tra gli 8.000 e i 12.000 metri, indicano presenza di umidità ad alta quota. La loro forma solitamente è “uncinata” perchè sferzati da venti che possono raggiungere anche i 250/300 Kmh. di colore bianco brillante non sono mai causa di pioggia ma possono preannunciare l’arrivo di maltempo
Cirrocumuli

Anche i cirrostrati sono formati da cristalli di ghiaccio, la quota di queste nubi generalmente va dai 5.000 agli 8.000 metri.
Sono il classico “cielo a pecorelle” infatti solitamente si formano a causa dell’arrivo di aria fredda in quota che, inizialmente, nonostante sia più pesante di quella calda ci scorre sopra preannunciano un probabile peggioramento repentino del tempo.
Altocumuli

Scendiamo un po’ di quota e dai 3.000 ai 5.000 metri di altezza troviamo gli altocumuli, di solito si formano a banchi.
Non portano mai precipitazioni in quanto l’umidità salendo si condensa e forma le goccioline d’acqua da cui è composta la nuvola ma quando una parte di esse raggiunge la sommità della nube (che non è molto spessa) a causa del calore del sole si trasforma nuovamente in vapore acqueo e quindi la nube non prende consistenza, ecco perchè tendono a scomparire nelle ora più calde della giornata.
Cumuli

I cumuli sono nubi che al contrario degli altocumuli durante le ore più calde hanno il loro maggior sviluppo.
Un cenno particolare va fatto sui cumuli, in quanto esistono cumuli così detti di “bel tempo” e sono come batuffoli di cotone in un cielo sereno, sono sparsi e verso sera col calare della temperatura si dissolvono (Cumulo umile).
I cumuli a sviluppo verticale invece hanno una base larga e lineare e possono portare precipitazioni anche moderate ma con la precipitazione stessa tendono ad esaurirsi.
Cumulonembi

Un capitolo a parte va riservato ai cumulonembi, sono i dominatori del cielo e possono generare forti temporali con grandinate e fulminazioni “importanti”. In alcuni casi arrivano a raggiungere il limite della troposfera assumendo la classica forma a incudine.
All’interno della nube vi sono violenti moti vorticosi ed è anche per questo che dalla base dei cumulonembi non è raro che si possano formare vortici, soprattutto quando questi si sono sviluppati sopra la superficie del mare. Il cumulonembo è formato sia da goccioline di acqua (verso la base) che cristalli di ghiaccio e a causa dei forti moti interni di cui abbiamo parlato questi cristalli e queste goccioline sono scaraventati verso l’alto e quando raggiungono peso sufficiente per precipitare cadono verso il basso ma, nelle nubi più imponenti prima di uscire dalla nube stessa trovano ancora forti correnti ascensionali che trasportano ancora la goccia d’acqua o il cristallo di ghiaccio in alto e cosi via.
Durante questi percorsi la goccia o il cristallo di ghiaccio cresce di dimensioni fino a quando precipita sotto la nube sotto forma di pioggia o grandine.
E’ facile intuire che più la nube è sviluppata verso l’alto e di dimensioni maggiori più grandi saranno le gocce d’acqua o i chicchi di grandine che cadranno al suolo.
Shelf cloud (Nube a mensola)

Immagine scattata a Pescara da Marta Sbaraglia
Impressionante dimostrazione di forza della natura, la shelf cloud è sicuramente la nube più impressionante anche se non sempre porta a violente precipitazioni, purtroppo però spesso (quasi sempre), è seguita da supercelle temporalesche.
La shelf cloud si forma quando un cuscinetto di aria calda viene letteralmente scagliato verso l’alto dall’arrivo si una grande massa di aria fredda, l’aria calda sollevandosi violentemente si raffredda in modo repentino e si condensa il confine tra le due masse d’aria è data proprio dalla “mensola” così chiamata perchè ricorda proprio una mensola di casa nostra.
La foto che vedete non è stata ritoccata con filtri ed è stata scattata a Pescara nel marzo 2019 da Marta Sbaraglia.
Wall Cloud (Nube a Muro)
Il motivo per cui ha questo nome mi sembra evidente, sembra un “muro” che dal cielo si spinge fino quasi al suolo. Sono nubi dalle quali può abbastanza facilmente generarsi un tornado, l’aria fredda che scende all’interno della supercella temporalesca in parte viene “risucchiata” verso l’alto invorticandosi attorno alla corrente calda ascendente, l’aria fredda condensando prima di quella calda forma il “muro” di questa nube.
Funnel cloud (nube a imbuto)

Su questo tipo di nube c’è poco da dire, si tratta di un “tentativo di tornado”. Stiamo parlando dell’inizio della formazione di un vortice, dalla base del cumulonembo si inizia a formare un imbuto che scende verso il basso ma se per mancanza di energia non riesce a toccare terra (o mare) non viene classificato come tornado ma semplice “funnel clous”. A proposito di questo, le trombe d’aria casalinghe sono a tutti gli effetti dei tornado, spesso si sente dire che le trombe d’aria o marine sono dei piccoli tornado no, non è così. Le trombe d’aria sono dei tornado, magari classificate F0 ma tornado a tutti gli effetti. Per avere un metro di paragone, nella scala Fujita da F0 a F5, il tornado che ha colpito Rosignano lo scorso 25 settembre è stato classificato F2
Foto dei legittimi proprietari, testo di Riccardo Schilirò